Lo scorso 24 ottobre lo abbiamo dedicato all’approfondimento di una tecnologia tanto diffusa quanto complessa: l’Internet of Things. Insieme a noi si sono uniti Roberto Vogliolo, Presidente delle cooperativa Redrim, e Giuseppe Pittari, Presidente della cooperativa Squadra IoT, entrambe socie della consortile Cooperazione Digitale, nata per rispondere alle esigenze della digital transformation cooperativa (Leggi qui l’articolo).
“Internet of Things”, letteralmente l’Internet delle cose, è un termine divenuto particolarmente diffuso a partire dal 2015 e che fa riferimento ad una tecnologia che si è evoluta al crescere della capacità delle reti di trasmettere dati, provenienti da oggetti smart, ovvero capaci di dare e ricevere informazioni.
In realtà, questo termine compare per la prima volta nel 1999: ne parlava Kevin Ashton, un ricercatore del MIT che, ragionando di tag RFID, ossia targhette elettroniche che leggono informazioni tramite l’utilizzo dei segnali radio, plasmò questo termine che tutt’ora è ampiamente utilizzato. Ad oggi si stima la presenza tra i 30 e 100 miliardi di “oggetti” nel mondo, che grazie alla rete scambiano informazioni.
I sistemi di Internet of Things sono applicabili in moltissimi campi di attività e si rapportano con altre tecnologie 4.0: l’enorme mole di dati viene gestita su piattaforme cloud, molti di questi vengono raccolti e aggregati in Big Data ed infine analizzati attraverso algoritmi di intelligenza artificiale.
Insomma, un mondo tutto da scoprire!
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